30 dicembre 2007

vorrei...

Vorrei appoggiare la testa sul cuscino, cadere in un sonno sereno, senza sogni... e svegliarmi senza tutti questi casini, lasciarmi dietro tutte le cose brutte del 2007, le cose che si affollano nella mia testa, assillandomi tutto il giorno... tutto questo casino che mi fa amplificare tutti i sentimenti e le sensazioni... vorrei svegliarmi e ritrovarmi libera di tutte le ansie e i problemi... vorrei per l'anno nuovo potermi dedicare a tutto quello che mi piace ed essere più serena... questo vorrei.

...era buio...

Era buio sulla campagna... nero come la pece... talmente scuro che a stento si distinguevano i contorni... e freddo... quel freddo rigido, pulito, nitido... quello che ti fa rabbrividire ma non appanna... e c'era il vento gelido che sferzava, un vento che ti tirava la pelle sulla faccia...
Appena gli occhi si abituano compaiono le colline grigie di petrolio, i campi arati color del fumo, le sagome degli alberi... qualche luce illumina questa campagna nera, qualche luce lontana, un bagliore soffuso... la luna non c'è... i fari delle macchine facendo le curve lanciano sprazzi luminosi... e si intuiscono i colori dei campi...
sopra tutto questo sempre il cielo trapuntato di stelle: tante e meravigliose... e laggiù in fondo la macchia nera del lago... in cui si specchiano le luci dei paesi...
la campagna nera è disseminata di puntini luminosi: case, auto, paesi lontani... luci bianche, gialle, verdi, rosse... brillano nella notte ferma...
"I feel so lonely tonight... se per farmi male ti amai...
I feel so lonely tonight... se per farmi vivo ti amai..."

28 dicembre 2007

stelle

Tornando stasera ho alzato la testa al cielo... un cielo terso, d'inverno... qui in mezzo alla campagna tosco-umbra... buio, nero... e ho visto tutte quelle stelle... quante stelle... come i bambini non riuscivo a togliere gli occhi da tutti quei puntini luminosi... la meraviglia infinita del cielo stellato d'inverno, quando è più difficile vederlo... ho pensato a tutta quell'infinità e mi s'è riempito il cuore di bellezza... chissà perché qualcuno ha voluto che ci fossero cose così belle come le stelle... vorrei potervele mostrare, ma come si fa? venite qui?

23 dicembre 2007

Siena-Chiusi

... che strano scrivere sul treno... da quell'effetto romantico di viaggiatore per diletto... poeta che cerca l'ispirazione nel viaggio, alla ricerca di qualcosa che non trova fermandosi in un posto, ma che riesce ad avere solo nello spostamento da un luogo a un altro... quella falosa sehnsucht romantica, parola intraducibile (forse anche impronunciabile per molti), che rappresenta la necessità di uscire dall'ordinario e affannarsi a ricercare una cosa che non esiste; non la felicità, di più... l'essenza stessa della felicità, l'essenza della vita... ok filosofeggiare non è il mio forte... ma forse lasciarsi cullare dal dondolio del treno, dal rumore delle rotaie, mentre fuori è tutto nero nel buio della notte, con la gente che ti guarda come un alieno... compagni di viaggio? mah... forse tutto questo, tutto compreso nello spostamento, da un senso a quello che siamo, alla transitorietà (esiste questa parola) dell'esistenza... come dite? non vedete tutto questo in un semplice treno? è vero, il treno in sé è una macchina senza vita, ma cosa sarebbe senza i suoi viaggiatori... senza quell'uomo strano, immancabile sul treno, quell'uomo che guarda tutti in tralice, che ce l'ha con tutti, senza quella donna con la faccia triste, senza lo straniero, senza l'uomo (o in questo caso la donna!) col computer, senza il ragazzo e la ragazza, senza noi, cosa sarebbe il treno? senza le città dove si ferma... cosa sarebbe un treno?

12 dicembre 2007

malinconia

Bologna, 12 Dicembre 2007

Più resto a casa e più mi accorgo quanto mi manchi Bologna... Bologna sa essere orribile con le sue nebbie, il suo traffico caotico, la sua delinquenza, la paura di girare per strada, la solitudine... ma Bologna sa anche essere bellissima, con i suoi portici, le sue luci, la sua vita, i suoi locali, i suoi negozi... e poi 28 anni trascorsi qui non si cancellano... mi sono rimaste pochissime amiche a Bologna, quelle storiche... lo stesso ogni volta che torno riaffiorano una marea di ricordi, belli e brutti... le notti nei locali, gli aperitivi, i giri in macchina, lo shopping, le "vasche" per il centro, le corse per arrivare al lavoro, amori e dolori, delusioni e illusioni... e poi le giornate passate in casa, come oggi, in tuta, senza alcuna voglia di fare altro che non sia guardare fuori dalla finestra la strada, i palazzi, gli alberi, il centro commerciale... il cielo bianco... ah Bologna, la mia famiglia, la mia camera, il mio letto (che ho pagato con i primi guadagni del dottorato...)... ah Bologna con la sua gente ossequiosa che sembra socievole e simpatica e che ti ignora quando cerchi di approfondire il rapporto... ah Bologna con le sue falsità... ah Bologna, la mia città... mi manca vivere qui, mi manca la quotidianità... so che mi mancheranno anche gli amici, mi mancano quelli di Zurigo e cominciano a mancarmi anche quelli di Siena... è impossibile unire tutto ed è il rischio che si corre trasferendosi da un posto all'altro cercando di ricominciare ogni volta d'accapo... e così ti manca tutto... un posto, le persone, una casa... ma forse oggi sono solo particolarmente malinconica...

11 dicembre 2007

uno sfogo...

Bologna, 11 Dicembre 2007

Forse dovrei sparire... o forse farei meglio a dimenticarti... non so chi me lo faccia fare di preoccuparmi per te... non so chi me lo faccia fare di stare male per una cosa che non so cos'è... è probabile che in tutti noi ci sia una vena masochistica... a volte penso che potrei solo comportarmi diversamente, basterebbe un piccolo sforzo, basterebbe un niente... basterebbe solo fare come fai tu... illudermi che tutto va bene, che tutto sia normale, che le cose non si possono cambiare e che forse un giorno si potrà fare un passo indietro perché tutto passerà... pensare che sei sbagliato, che non c'è un futuro... ecco facile! la storia della volpe e l'uva: non ci arrivo ma tanto era cattiva... forse allora se è così, se sei così... farei meglio a lasciare perdere... in fondo non so niente ed è più facile farlo ora, quando ancora non so cos'è... amici... già facile dirlo... ma cos'è più difficile? scegliere è già abbastanza difficile...

6 dicembre 2007

saggezza antica...

Dalla saggezza popolare Zeneise riporto questo modo di dire che rappresenta perfettamente il mio pensiero in proposito: "L'è megio acuegase in sce un ciumin de pentixui ciufito che in sce un de rincianti" (è meglio coricarsi su un cuscino di rimorsi che su uno di rimpianti)...

grazie a Mauro per avermelo ricordato...

5 dicembre 2007

ah, l'amour...

Siena, 5 Dicembre 2007

E' difficile parlare d'amore... difficile parlarne quando non si sa cosa sia... difficile parlarne quando non si sa se ci sia... come puoi dire che ami una persona quando non sei in grado di dimostrarlo? già... ma qui non si tratta di un teorema, la dimostrazione non è così "matematica"... quando ci sono delle persone di mezzo la matematica, la logica, non c'entrano niente! c'entra però quello che si prova quando senti che qualcosa t'è sfuggito di mano... ed è tutto più difficile; non vorresti lasciarti sopraffare da quella sensazione... vorresti agire con razionalità e dirti di non accelerare i tempi... e però vorresti che chi dice di amarti te lo dimostrasse incondizionatamente... tu non ti butti ma vorresti che dice di amarti si buttasse con tutto il cuore... sarà questa storia del principe azzurro, disposto a tutto e pronto a tutto, che ci hanno insegnato fin da bambine... ma forse non è solo una cosa di noi donne, magari esiste anche la principessa azzurra, quella che è disposta a tutto per dimostrare il suo amore...
no non è facile parlare d'amore... e forse non c'è nemmeno niente da dire...

28 novembre 2007

giornata storta

Siena, 28 Novembre 2007

Oggi è una strana giornata... mi sono svegliata un po' così... come dite? un po' così non significa niente? ma non è vero, un po' così significa un sacco di cose: un po' giù e un po' su, un po' triste e un po' allegra, un po' stanca e un po' energica, un po' nervosa e un po' calma... insomma un po' così... ho dormito male e poco, sognando di trovarmi nel mio lettone di Bologna e svegliandomi nel mio lettino qui a Siena, sognando il principe azzurro e trovandomi da sola, sognando il mare e svegliandomi nella mia casetta... col termo a palla che si moriva di caldo, i maledetti piccioni che svolazzavano dal tetto al cortile perché la solita (o il solito, ma propendo più per la prima) imbecille aveva lanciato un quintale di pane giù dalla finestra... mi sono alzata in ritardo mostruoso perché ho spento (ma proprio spento definitivamente) la sveglia e non me ne sono nemmeno accorta... mi sono svegliata con la pressione sotto terra che mi sembrava di essere un diesel... ho sbattuto contro il muro, mi sono scappati gli scuri della finestra andando a sbattere clamorosamente contro il muro... e poi ecco è cominciata la giornata... mi aspettavo un sms ma non è arrivato... in compenso è arrivata una telefonata che ha rasserenato la giornata... anche se mi ha fatto rimpiangere di non poter essere da un'altra parte senza pensieri... senza pensare al maledetto matlab di cui non capisco un c...o e che non mi interessa capireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ed ecco qui, mi sentivo felice quando ho messo giù il tel... è durata il tempo di arrivare in lab... e poi in un attimo tutto è svanito... mille pensieri, mille problemi, i conti non tornano, il maledetto matlab che mi assilla, sto cavolo di lavoro... ma non sarò fatta per fare tutt'altro? non starò sbagliando tutto nella vita? in fin dei conti che ne capisco io di tutta questa roba? e soprattutto... che me ne frega????? ahi ahi c'è aria di crisi di nuovo... stavo cercando di superarla ma... ogni tanto riaffiora... soprattutto considerando che sono moooooooooolto stanca in questo periodo, ho un milione di pensieri e sto anche prendendo uno stupido vaccino che mi sbatte tantissimo...
Dovrei essere contenta e invece sono scazzata lo stesso... che dire, donne! non sono mai pari! direbbero gli uomini... e forse qualche volta, come in questo caso, hanno pure ragione... ma se sapessero!!!
Beh insomma chiudo qui questo post modello pessimismo e fastidio e mando un forte abbraccio a tutti!
PS: tranquilli, ho la luna di traverso, ma dentro di me so che ho di che essere contenta! love you!

26 novembre 2007

tristezza e felicità

Siena, 26 Novembre 2007

A chi (in realtà solo uno...) mi fa notare che il mio blog ha un taglio un po' triste che non mi rappresenta rispondo con questo post in cui dico che oggi finalmente sono stata felice, non so bene perché, non c'è un motivo particolare... o meglio c'è ed è che ho preso delle decisioni e cercherò il più possibile di attenermici! ho cercato di interiorizzare i motivi delle mie tristezze e ritengo che non abbiano ragione di essere! almeno non in maniera costante, quindi cercherò di essere più propositiva e meno autocompiangente (esiste?).
Per quanto riguarda il blog, ritengo che inevitabilmente un blog finisca per essere un po' triste: un blog è in fondo un diario, dove una persona scrive quello che non riesce a dire, perché non ha coraggio, perché non sa esprimerlo a parole, perché non è quello che gli altri si aspettano di sentirle dire, o semplicemente perché non ha nessuno a cui dirlo o perché non vuole dirlo a nessuno in particolare... in fondo se si scrive un diario è per sfogare quelli che sono intimi sentimenti e pensieri nei momenti in cui si fa fatica ad esprimerli... è anche un modo per razionalizzare e rendere più chiari i pensieri... la tristezza è uno stato d'animo che non sempre si sa da dove proviene, scriverne aiuta ad esorcizzarla e a cercare di capire... per lo meno, questo è quel che succede a me! Perciò spesso nel mio blog ci sono interventi tristi o malinconici, ma fanno parte della mia natura, come di quella di tutti credo...
un abbraccio a tutti quelli che mi vogliono bene!

22 novembre 2007

Genova

Forzata dagli eventi e per la gioia di quanti già mi prendono in giro, oggi parlerò di... Genova! Siete contenti? Per qualche arcano e incomprensibile motivo questa città ricorre nell'ultimo periodo della mia vita: ricompare nei momenti più strani e mi perseguita... Oggi per esempio un professore dell'Università di Genova viene a fare un seminario nel nostro laboratorio... e parafrasando un detto famoso potrei dire che "se la Marta non va a Genova... Genova viene dalla Marta" a voi la parola su questo...
Tutta questa storia di Genova è iniziata quest'estate (maledetta estate...) quando si decideva per le vacanze... la scelta è ricaduta sulla costa azzurra, mentre il (simpaticone del) mio ex diceva "potremmo fermarci a Genova però, non l'ho mai vista"... neanche io l'avevo mai vista, ma per qualche strana ragione non volevo vederla con lui... per fortuna! Passammo ovviamente attraverso la città per raggiungere il confine... sopra quel ponte che fa da raccordo alle autostrade, quell'orribile cosa altissima che passa in pratica sopra alla città e se guardi giù vedi tutti i palazzi come dentro a un pozzo... da paura!
E mentre decidevamo dove andare in vacanza mi giunge notizia di una conferenza a Genova a Settembre e allora mi dico "se non la vedo in Agosto la vedrò di sicuro a Settembre"... pensare che non m'è mai interessato visitare Genova; mia sorella ci andò qualche anno fa, quando ancora Federico abitava a Torino, e mi disse che meritava una visita, ma io non ci ho mai fatto troppo la voglia... e ora mi chiedo perché? che ne sai, ci sono forme mentali che non ci è dato di capire... e alla fine partiamo coi colleghi, in una mattina soleggiata di inizio Settembre... sbagliando clamorosamente tutti i tempi! arriviamo in città nel primo pomeriggio, perdendoci grazie al navigatore che non concepisce assolutamente che ci possano essere 2 strade una sopra l'altra... considerando che più della metà delle strade di Genova è così... facile capire che si sia impallato completamente! è ovvio che nessuno ha voluto dare retta al mio senso dell'orientamento che in realtà ci avrebbe portati diretti alla meta...
Trascurando le polemiche arriviamo in questa meravigliosa città... Genova è una di quelle città che puoi amare o odiare a seconda di come la vedi la prima volta... io l'ho amata ed è tra le città di cui parlavo nel post di ieri: quelle che anche se le vedi una volta sola e per pochissimo sai che non le dimenticherai mai, le immagini si riaffacciano alla mente... rivedo il mare quando siamo arrivati, che mi ha aperto subito il cuore... rivedo la lanterna laggiù in fondo mentre passavamo veloci con la macchina... rivedo il porto antico... rivedo il sole che si specchia bianco in piazza Caricamento... quel mercato di immigrati... rivedo le stradine della città vecchia mentre cercavamo la sede della conferenza... a Genova siamo stati solo un giorno e mezzo, e la maggior parte del tempo dentro un aula, ma ricordo tutto quello che ho visto... ricordo il bianco delle case, i negozietti del centro, il mercato che chiudeva, le chiese dell'interno, gli stradoni attorno alla città vecchia, le navi enormi nel porto... ricordo quel profumo di mare... ricordo che mentre eravamo a cena nel chiostro di una chiesa guardavo il mare, nero, e le luci delle navi... e sognavo di essere laggiù, sul molo a guardarle partire...
Genova è una città piena di contraddizioni, con quelle strade che passano in mezzo alla città e in mezzo, anzi dentro, ai palazzi... orribile e meravigliosa ad un tempo... una città che sa di vita e da vivere... spero di tornarci un giorno per poterla vivere davvero...
"I'm not calling for a second chance
I'm screaming at the top of my voice
Give me a reason but don't give me choice
'Cause I'll just make the same mistake again..."

21 novembre 2007

Nizza

Ci sono città che ti rimangono nel cuore e nella testa senza un motivo preciso... posti che magari visiti così per caso, per curiosità, per poco anche... e rimangono lì, in un angolo della mente... per poi tornare sotto forma di immagini, fotografie di un istante che è rimasto impresso un istante di più nella retina... e tornano quando meno te lo aspetti, senza che niente faccia presupporre un nesso logico tra quello che stai facendo e quell'immagine che ti compare davanti agli occhi... facendoti quasi male, come un pugno, perché la nostalgia diventa forte e capisci che magari c'è qualcosa che ti lega a quella città, a quel momento, a quello che sentivi mentre guardavi quell'immagine... o forse è solo il posto, quell'istantanea che ti ha colpito... eppure ci sono posti che senza un motivo preciso ricordi come se ci avessi vissuto per tanto tempo...
Nizza. Sono stata in questa meravigliosa città solo 4 giorni quest'estate... e con la persona più sbagliata che ci fosse... eppure ci sarei rimasta tutta la vita! Si entra a Nizza dalla superstrada che viene dai monti, dall'alto si vede tutta la città... sembra enorme, perché la vedi tutta e vedi tutte queste casine di tutti i colori... e poi improvvisamente ti ritrovi "plongé" (come dicono i francesi appunto) nel traffico del centro città! Una bellissima città francese, piena di caos e colori del sud... e la città vecchia con le sue stradine, i mercati, i negozietti tipici (e tipicamente per turisti ok, ma sempre tipici!), quel sapore un po' belle epoque, quel fascino anni 50, i ristorantini con le sedie in mezzo alla strada che a malapena si passa... la piazza del mercato: c'è il mercato tutte le mattine, il mercato dei fiori, ma anche un mercato alimentare... e poi la sera il mercato dell'antiquariato, il mercato etnico... e tutti ristoranti intorno che ti pelano e non mangi nemmeno tanto bene ma il posto è talmente bello che te ne freghi e ci mangi una bouillabaisse o un aioli... che poi magari non dormi tutta notte! e magari se ti addentri un po' nelle stradine trovi un posto dove ti fanno una socca (che è un misto tra una piadina e una focaccia... e si pronuncia socà, per i miei amici malpensanti bolognesi!) che te la sogni... e poi di fianco il mare, la promenade des anglais... quel mare azzurro, ma azzurro davvero, che da il nome alla costa... un turchese intenso che ti rimane negli occhi e ti scioglie il cuore... quello è il mare, quello è l'azzurro che io ho sempre amato... i profumi, i colori, i sapori di questa città sono così forti che ti si imprimono dentro e... come si fa a non amarla? col mare da un lato, i monti dall'altro... antica e moderna... con quei viali stile california con le palme ai lati, da girare in cabrio, se no non ti gusti appieno lo stile della città... Impossibile dimenticare Nizza e tutte le immagini che mi evoca, tutti quei fotogrammi che ho cercato di fermare nelle foto ma non basta..

15 novembre 2007

c'era quell'odore

Siena, 15 Novembre 2007

C'è quell'odore, tipico della cucina toscana, di zuppa e di carne alla brace, di legna e di cenere... quel profumo che sa di antico... profumo d'infanzia... lo stesso che c'era nella cucina dell'Italia, quando noi bambini attraversavamo la dispensa e ci nascondevamo dietro alla porta aspettando che lei si allontanasse per poter entrare in quello che immaginavamo essere l'antro di una strega: il pentolone nero nel camino, le scope appoggiate al muro, poche sedie, un tavolaccio e qualche ramaiolo... "nonna dov'è l'Italia?" "è a guerna' i conigli"... e noi di corsa a vedere quella casa, sempre un po' buia, con le finestre accapannate... in punta di piedi per non farci sentire giravamo quei pochi metri quadrati... poi raccogliendo il coraggio a quattro mani socchiudevamo la porta della sua stanza, che pareva nascondere grandi misteri: giravano voci che lei parlasse con la Madonna... ci immaginavamo che tenesse nascosto qualche segreto e magari nella sua stanza ci fosse un fantasma che lei credeva essere la Madonna... ma non avevamo mai il coraggio di aprirla del tutto quella porta! e poi la nonna ci richiamava... o qualche volta addirtittura lei compariva sulla soglia di casa e ci urlava "che fate? sciò andate via!" e noi a correre a perdifiato, senza mai guardarci indietro, finché non chiudevamo la porta della dispensa col chiavistello!
E c'era quell'odore, tipico della cucina toscana, di zuppa, di carne, di brace, di schiacciata cotta nel camino... quel profumo di infanzia e di tempi che furono... e che non sono più...

26 ottobre 2007

delirium tremens! (A Stefano)

Siena, 26 Ottobre 2007

Lì dove tutto si scontra e si incontra, dove il nord, il sud, l'est e l'ovest si incrociano, dove vecchio trova il nuovo, dove tutto è moderno ma nello stesso tempo antico, dove piove ma c'è anche il sole, dove fa freddo ma è caldo, dove le tradizioni nascono e poi muoiono, dove la vita scorre lenta ma il ritmo è frenetico, dove i pensieri si accavallano nella mente ma il cervello è vuoto, dove si piange per tutto e si ride per niente, dove la banalità di queste parole si scontra con l'originalità di chi le dice, dove la noia della quotidianità si incontra con lo stupore della novità, dove l'odio diventa amore, dove il piccolo è grande, dove il tutto è niente e il niente è tutto... lì, proprio lì, in quel punto infinitamente piccolo, ecco lì... lì ci sono io... e ci sei tu... che non ci incontriamo mai... ma ci scontriamo sempre...

24 ottobre 2007

Siena

Siena, 24 Ottobre 2007

Comincio a nutrire, nei confronti di Siena, dei sentimenti molto contrastanti... Da una parte girare così d'inverno (anche se inverno ancora non è, ma le temperature lo fanno sentire più vicino!) per le strade di Siena, con gli odori tipici dell'inverno da queste parti: la legna che arde nel camino, la carne alla brace, il coniglio alla cacciatora, le castagne, i funghi... odori di cibo e di vita di campagna... quel profumo che si leva nell'aria gelida del tramonto, nel grigiore della domenica mattina d'inverno... il colore tipicamente giallo della campagna toscana in autunno, coi suoi boschi... e il rosso delle case e dei palazzi della città... le vecchine che passeggiano per la strada... ecco tutto questo mi ricorda l'infanzia, i momenti belli e rilassanti passati a casa della nonna... mi ricorda la nonna in generale, coi suoi consigli semplici ed efficaci, coi suoi abbracci, la nonna che preparava da mangiare le cose tipiche della campagna, la mia nonnina coraggiosa che viveva da sola in una casa enorme e isolata... è passato quasi un anno e ancora non riesco a parlare di lei senza che compaia quella lacrimuccia che accompagna il suo ricordo... ma questo esula dal discorso... ecco queste sensazioni che provo vivendo qui sono legate più che altro a ricordi, a quel senso misto di casa e vacanza, di relax dallo stress cittadino che si trova venendo in queste campagne rasserenanti. Ma tutto questo si scontra con il desiderio di una vita che è più consona al mio carattere... non a caso in questi giorni mi manca molto Zurigo, anzi mi manca molto la vita che facevo a Zurigo, una vita che mi piaceva molto, mi dava molte soddisfazioni, perché facevo tutto da sola, mi sentivo indipendente e molto forte! e poi io amo la vita di città, avrei voglia di imbottigliarmi nel traffico la mattina, di vedere le vetrine dei negozi mentre vado al lavoro, o la sera quando torno, di vedere il casino di gente nel weekend che fa shopping per le vie del centro illuminate, di svegliarmi col rumore dei clacson (e non dei piccioni!)... insomma Siena comincia ad andarmi un po' stretta, avrei bisogno di più vita e movimento, soprattutto ora che viene l'inverno... ecco insomma, non mi sento più in vacanza ma qui lo stato d'animo è quello e per avere più verve io ho bisogno di vivere una vita vera, non una vita da vacanza! e questo senza nulla togliere a Siena che è una città magnifica come ho già detto... ma forse è solo questione di abitudine... e prima o poi mi abituerò... e allora se me ne andrò mi mancherà anche questa città che ora mi sta stretta!

18 ottobre 2007

unforgettable...

Siena, 18 Ottobre 2007

A volte mi chiedo quanto sono stupida... la risposta è TANTO. È proprio vero che non si impara mai dai propri errori... Io in particolare sono altamente recidiva. Quello che non ho ancora imparato è che non devo lasciarmi sopraffare dai miei stati d'animo, non devo confidare nella comprensione e nell'aiuto altrui, non devo nascondermi dietro le mie debolezze. Cedere a tutto questo comporta complicarsi la vita... e complicare quella degli altri. È una forma di egoismo che porta solo casini. E per di più fa male a chi ti sta accanto e a te stesso. Col risultato prevedibile che lo stato d'animo peggiora sempre di più finché non decidi che è ora di finirla di compiangersi e di complicare la vita ad altre persone che non se lo meritano. Come si intuisce da queste parole l'umore oggi è 1000m sotto terra, chiedo scusa a chi è leggerà questo post e si deprimerà, ma soprattutto chiedo scusa a chi ho coinvolto nella mia ricerca della felicità perduta, nei miei momenti di delusione e di autocompiangimento. Passerà anche questo e prometto che farò di tutto per cambiare.

12 ottobre 2007

primo stipendio a Siena...

Siena, 12 Ottobre 2007

Oggi, 12 Ottobre 2007, ho ricevuto il primo stipendio dall'Università di Siena. In realtà non è un vero stipendio, ma un compenso per una prestazione occasionale... che come dice il mio collega sembra un po' quelle richieste che si trovano sui giornali di annunci: cercasi/offresi ... per prestazioni occasionali... ma non è questo il caso ovviamente! Anyway, going back to the main reason of this post: finalmente si vedono 2 soldini! OK che facendo questo mestiere si lavora principalmente per la gloria e non per il denaro; purtroppo però per vivere la gloria non basta! e nemmeno la soddisfazione personale (è chiaro nè?)... certo c'è da dire che 3 mesi di ritardo sul pagamento dello stipendio sono possibili solo all'università italiana... senza considerare l'esorbitante trattenuta fiscale che ha fatto sì che io abbia alla fine ricevuto molto meno di quello che ho speso nei 4 mesi in cui sono stata qui... eh sì, perchè in pratica doveva essere lo stipendio di 3 mesi, ma considerando che agosto non veniva contato sono diventati 3 e poi però tanto prendi servizio da novembre quindi te li fai bastare un mese di più, e poi comunque siccome l'università non ti può fare più di un contratto occasionale all'anno e non può essere più lungo di un mese di servizio non te ne possono dare altri e comunque te li do tutti insieme per 3 mesi tanto è lo stesso no? NO, NON È LO STESSO PORCA MISERIA! avete fatto i conti delle trattenute fiscali sulla cifra che prendete ogni mese? bene applicate la stessa percentuale al lordo di 3 mesi sommati insieme... ok, ora il vostro stipendio netto è di più o di meno???? è di meno!!! e dire che un po' di matematica la studiano anche loro... e allora, io non voglio fare quella che si lamenta sempre, ma non mi pare molto giusto... MA non voglio funestare oltre questo momento di gioia con considerazioni depressive, oggi finalmente c'è qualcosa da festeggiare! E siccome io lo sapevo in anticipo ho organizzato una bella cenetta con gli amici del lab. Ecco il menu:
- Tortellini (non potevano mancare no?) panna e prosciutto
- Involtini con salsiccia (specialità della mamma, mi riusciranno?)
- Funghi trifolati
- Zuppa inglese (l'ho fatta ieri sera, buonissssssima!)
Beh oggi si cucina! A presto, baci a tutti come sempre!

11 ottobre 2007

Dancing in the dark...

Siena, 11 Ottobre 2007

Che strana giornata oggi... Mi sono svegliata vuota... L'ho già scritto un'altra volta vero? Beh oggi sono andata in automatico. Ho fatto quello che dovevo fare, avevo un elenco nella testa delle cose importanti da fare oggi e automaticamente le ho fatte, una dietro l'altra, senza pensare. Non sono felice, né triste. Non sono preoccupata, né serena. Non sono nervosa, né tranquilla. È come se il cervello fosse spento; come se non avesse più voglia di pensare e preoccuparsi per il milione di cose di cui si preoccupa ogni giorno. E invece mi sono dovuta preoccupare... avrei dovuto gioire perché ho scoperto che finalmente da novembre potrei avere uno stipendio... ma non ne avevo la forza! Avrei dovuto preoccuparmi perché mi sono stata affidate responsabilità nel lavoro... ma ero troppo stanca! E così la giornata è passata, più proficua delle precedenti: ho finito un lavoro, ne ho fatto un altro, ho parlato col prof, con i ragazzi, pensato all'organizzazione del lavoro, pensato alla cena di venerdì... eppure... qualcosa manca? cosa? non so... energia, passione, entusiasmo... ricordate quella canzone del Boss?
I get up in the evening
and I ain't got nothing to say
I come home in the morning
I go to bed feeling the same way
I ain't nothing but tired
Man I'm just tired and bored with myself
Hey there baby, I could use just a little help

You can't start a fire
You can't start a fire without a spark
This gun's for hire
even if we're just dancing in the dark

Message keeps getting clearer
radio's on and I'm moving 'round the place
I check my look in the mirror
I wanna change my clothes, my hair, my face
Man I ain't getting nowhere
I'm just living in a dump like this
There's something happening somewhere
baby I just know that there is

You can't start a fire
you can't start a fire without a spark
This gun's for hire
even if we're just dancing in the dark

You sit around getting older
there's a joke here somewhere and it's on me
I'll shake this world off my shoulders
come on baby this laugh's on me

Stay on the streets of this town
and they'll be carving you up alright
They say you gotta stay hungry
hey baby I'm just about starving tonight
I'm dying for some action
I'm sick of sitting 'round here trying to write this book
I need a love reaction
come on now baby gimme just one look

You can't start a fire sitting 'round crying over a broken heart
This gun's for hire
Even if we're just dancing in the dark
You can't start a fire worrying about your little world falling apart
This gun's for hire
Even if we're just dancing in the dark

Davvero ve la siete letta tutta? se ve la siete letta tutta avete capito come mi sento... perché il Boss ne sa una più del Diavolo! Non c'è altro da aggiungere sul mio stato d'animo...

24 settembre 2007

CLICK!

Siena, 24 Settembre 2007

Esiste un modo per spegnere il cervello? Se qualcuno lo conosce, mi faccia sapere, grazie. Beata stupidità... Stamattina, mentre giravo con la mia solita aria da turista americana per Siena (ovvero guardando per aria con aria assente), riflettevo sul perché mi stavo facendo tutti quei km da casa mia all'università... ecco perché? IO nella vita volevo fare la cantante jazz, aprire una galleria d'arte e avere un'azienda vinicola. Tutte cose assai diverse da quello che faccio ora... che poi non si sa nemmeno bene cosa sia!
Mah riflessioni di un lunedì mattina... e allora spegniamo sto cervello, non pensiamoci più, tanto per ora va così, domani chissà. CLICK.

22 settembre 2007

Elucubrazioni di un pazzo - Monologo semiserio

Siena, 22 Settembre 2007

Sono io che arrivo sempre in ritardo o sono gli altri che arrivano prima di me? La questione è spinosa... A volte penso che sarei dovuta nascere in un'altra epoca: a buon intenditor... Tuttavia, per continuare con le frasi fatte, non è tutt'oro quel che luccica! Spesso veniamo abbagliati dallo splendore di qualcosa (o qualcuno...) che non possiamo avere. Solo perché non possiamo averlo. Ma la sostanza, dietro un'apparenza così fulgida, è ben poca. E allora ecco la risposta alla spinosa questione: gli altri corrono, io resto indietro. Questo non significa che io sia una persona riflessiva. Anzi... Non resto indietro per riflettere, ma solo per una tempistica completamente sbagliata!
In questo senso, la meditazione può aiutare; se non altro a trovare la pace interiore. E non è poco.

21 settembre 2007

un venerdì qualunque...

Siena, 21 Settembre 2007

È venerdì. E come tutti i venerdì non è una gran giornata. I soliti benpensanti diranno: ma come? è venerdì, la settimana è finita, arriva il weekend, domani è sabato, non si lavora, ecc. ecc. A tutti costoro rispondo: IO ODIO IL VENERDÌ! perché è l'ultima giornata della settimana e ti aspetti sempre che succeda qualcosa nel weekend, ma normalmente nel weekend non succede niente di quello che ti aspetti. Perché il venerdì, come ultimo giorno della settimana, è di solito anche il giorno in cui si lavora di più, tutti si affrettano a finire le cose della settimana e ti arrivano vagonate di lavoro da terminare entro sera! E poi c'è il problema di organizzare il weekend, che di solito non si organizza mai niente ma si perde un sacco di tempo a pensarci... e poi ci si riduce a fare le solite cose che si fanno nel weekend, pulizie, spesa, lavatrici... e se sei fortunato in mezzo ci capita un'uscita sabato sera e magari un po' di shopping - ammesso di avere dei soldi da spendere!

Ah che giornata, fortuna che qui a Siena splende il sole, il che aiuta a rasserenare anche gli animi... bella davvero questa città, quando c'è il sole, in una giornata "bright" come direbbero gli inglesi è davvero splendida! Ieri per esempio ho avuto il privilegio di pranzare in Piazza del Campo, che soddisfazione! non è da tutti potersi permettere di andare a pranzo in Piazza del Campo il 20 Settembre... Ecco oggi giornata di riflessioni...