Siena, 15 Novembre 2007
C'è quell'odore, tipico della cucina toscana, di zuppa e di carne alla brace, di legna e di cenere... quel profumo che sa di antico... profumo d'infanzia... lo stesso che c'era nella cucina dell'Italia, quando noi bambini attraversavamo la dispensa e ci nascondevamo dietro alla porta aspettando che lei si allontanasse per poter entrare in quello che immaginavamo essere l'antro di una strega: il pentolone nero nel camino, le scope appoggiate al muro, poche sedie, un tavolaccio e qualche ramaiolo... "nonna dov'è l'Italia?" "è a guerna' i conigli"... e noi di corsa a vedere quella casa, sempre un po' buia, con le finestre accapannate... in punta di piedi per non farci sentire giravamo quei pochi metri quadrati... poi raccogliendo il coraggio a quattro mani socchiudevamo la porta della sua stanza, che pareva nascondere grandi misteri: giravano voci che lei parlasse con la Madonna... ci immaginavamo che tenesse nascosto qualche segreto e magari nella sua stanza ci fosse un fantasma che lei credeva essere la Madonna... ma non avevamo mai il coraggio di aprirla del tutto quella porta! e poi la nonna ci richiamava... o qualche volta addirtittura lei compariva sulla soglia di casa e ci urlava "che fate? sciò andate via!" e noi a correre a perdifiato, senza mai guardarci indietro, finché non chiudevamo la porta della dispensa col chiavistello!
C'è quell'odore, tipico della cucina toscana, di zuppa e di carne alla brace, di legna e di cenere... quel profumo che sa di antico... profumo d'infanzia... lo stesso che c'era nella cucina dell'Italia, quando noi bambini attraversavamo la dispensa e ci nascondevamo dietro alla porta aspettando che lei si allontanasse per poter entrare in quello che immaginavamo essere l'antro di una strega: il pentolone nero nel camino, le scope appoggiate al muro, poche sedie, un tavolaccio e qualche ramaiolo... "nonna dov'è l'Italia?" "è a guerna' i conigli"... e noi di corsa a vedere quella casa, sempre un po' buia, con le finestre accapannate... in punta di piedi per non farci sentire giravamo quei pochi metri quadrati... poi raccogliendo il coraggio a quattro mani socchiudevamo la porta della sua stanza, che pareva nascondere grandi misteri: giravano voci che lei parlasse con la Madonna... ci immaginavamo che tenesse nascosto qualche segreto e magari nella sua stanza ci fosse un fantasma che lei credeva essere la Madonna... ma non avevamo mai il coraggio di aprirla del tutto quella porta! e poi la nonna ci richiamava... o qualche volta addirtittura lei compariva sulla soglia di casa e ci urlava "che fate? sciò andate via!" e noi a correre a perdifiato, senza mai guardarci indietro, finché non chiudevamo la porta della dispensa col chiavistello!
E c'era quell'odore, tipico della cucina toscana, di zuppa, di carne, di brace, di schiacciata cotta nel camino... quel profumo di infanzia e di tempi che furono... e che non sono più...
Nessun commento:
Posta un commento