18 luglio 2008

breve

... a volte aggrapparsi ad un'idea può bastare... e magari basta... 

17 luglio 2008

giornata no

Certi giorni va proprio male... e quel che è peggio è che nessuno come al solito se ne rende conto... egoisticamente saresti portato ad aspettarti che chi ti gravita attorno si rendesse conto che c'è qualcosa che non va... e invece ovviamente per gli altri la vita continua e magari, impegnati come sono con i loro problemi, non si rendono conto che tu stai male... non puoi fargliene una colpa, perché spesso se non lo dici nessuno è in grado di leggerti nella testa... in quel cervellino malato di gallina che pensa che fino ad oggi tutti gli sforzi sono stati vani... che non hai concluso niente nonostante ti sia sforzato tanto... che i sogni come al solito si sono infranti contro il muro della realtà e che questa realtà non ha niente a che vedere con i tuoi desideri e le tue aspirazioni... improvvisamente ti svegli da un lungo torpore e ti accorgi che tutto va a rotoli, che ti fa schifo quello che fai, che non ha un senso, che pensavi di fare qualcosa di bello e utile per te e per il mondo, e invece ti accorgi che sono una marea di stronzate... che il mondo va a rotoli comunque, che tutto procederà per la sua strada qualunque cosa tu faccia... che non serve a niente scervellarsi e darsi da fare perché alla fine le grandi cose, se succedono, succedono per caso! e allora chi te lo fa fare di andare avanti? sei lì che ti sforzi come un disperato di procedere nel tuo lavoro... e scopri che c'è una forza che ti trascina indietro violentemente, procurandoti una nausea terribile ogni volta che vedi quelle cose... quello che vorresti non lo sai, a parte non fare più niente e dedicarti solo a quello che ti piace e che ti sembra utile per la tua serenità... quello che fa più male è questa sensazione di sbagliato, l'idea di non aver seguito la strada giusta, ed è solo colpa tua! che ti sei intestardita a volerla seguire! e ora è troppo tardi per cambiare rotta, vorresti aver fatto quello che ti piaceva veramente, ma come saperlo così presto? non è mai troppo tardi, dice il detto... ma non è vero! più vai avanti più ti manca il coraggio e hai paura di un'altra delusione... che fare ora, bloccata in questa situazione? è come se le sabbia mobili ti inghiottissero sempre di più ogni volta che tenti di muoverti e... non riesci più a venirne fuori...

16 luglio 2008

la notte senese

Erano le 3 di notte a Siena. Le 3 di una notte di metà luglio. Nel silenzio assoluto della città addormentata si sentiva solo il ticchettio delle mie scarpe sulla pietra serena, seguito dal cri cri di un grillo che se n'era innamorato! che delusione poverino! e nell'aria fredda della notte si spandeva quel profumo dolce del pane che mi accompagnava lungo via S. Caterina, sempre più intenso... a rendere l'atmosfera più calda e rassicurante... non ero sola, il fornaio lavorava... ma dove? e poi piano piano il profumo è svanito, ed è tornata la notte, fredda, umida, silenziosa... tic tic tic... i lampioni emettevano una fredda luce bianca che si rifletteva sulle case gialle... alzando gli occhi al cielo una spolverata di stelle mi guardava da lassù insieme alla luna lì in fondo alla via, quasi piena... ed ecco i ricordi di nuovo si affacciano, di quella sera di un anno fa, mentre tornavamo a casa insieme... ricordi delle mie prime sere senesi, a cui si sovrapponevano i ricordi delle sere passate 2 anni prima... che fredda la notte, che malinconico il silenzio, che sollievo essere a casa... 

12 luglio 2008

Zurigo

Ed eccomi qui a descrivere questa bella città che ho rivisto dopo più di un anno... Zurigo è la perfezione svizzera, statica ed immutabile nella sua bellezza un po' aristocratica... sembra guardarti attraverso le sue guglie con sguardo indagatore e altezzoso. Una città nordica che non si trova a nord, una città di montagna che non si trova in montagna, ma tra le montagne. Mille Zurigo si presentano nelle periferie... Zurigo che sembra tanto grande e poi è persino più piccola di Bologna! eppure quella sua aria da grande metropoli internazionale, tra palazzi moderni e chiese antiche, la rendono inimitabile. Quando arrivi sembra fredda e inospitale, nelle giornate di pioggia (tante!) il grigiore la copre e i colori delle guglie sembrano aumentarne la tristezza... eppure la sera si anima di mille luci colorate, e quando esce il sole si scopre una bellezza mai vista. Zurigo da' il suo meglio nelle giornate serene, quando tutti i colori si illuminano, il bianco dei palazzi, il grigio/blu delle guglie, il verde degli alberi e giardini, l'azzurro del lago... Il lago! Il lago di Zurigo è grandissimo, dalla città non si ha idea delle dimensioni, ma salendo sull'Uetliberg (il monte con vista panoramica) si può vedere per quanto si estenda oltre la città e copra l'intera valle! Il lago di Zurigo è pulito come non potresti mai immaginarti ed è di un azzurro intenso... la fauna lacustre si presenta serena fino agli argini sulla passeggiata lungolago... gli animali non hanno paura, perché sono belli e nessuno li tocca... dal mio ufficio si vedeva il lago e in primavera un nibbio volava giù dai monti per recarsi a caccia sul lago... lo vedevo volteggiare sopra la città il larghe volute, e piano piano scendere verso valle... si librava maestoso seguendo i venti con le sue enormi ali spiegate... bellissimo! e un giorno ne è comparso un altro... e l'anno dopo ce n'era uno più piccolino... che spettacolo meraviglioso... la sera rientrando a casa sui colli incontravo la volpe... anzi le volpi! rosse e furbe mi guardavano con gli occhi sbarrati! non si capiva mai chi avesse più paura, se io o loro! un piccolo cane con la coda lunga e folta... un giorno ho visto anche uno scoiattolo... ecco Zurigo riesce ad unire tutto questo: una città viva e affollata di banche e aziende, un centro pieno di negozi, una realtà tipicamente metropolitana, e la montagna, con la sua natura meravigliosa. 
Sono tornata a vedere questa città che mi è rimasta nel cuore, con i suoi lati positivi e i suoi lati negativi... mi manca tutto di Zurigo: il cibo orribile, i tram puntuali, la freddezza della gente, la passeggiata sul lago, gli orari assurdi, i negozi del centro... e ovviamente mi manca la vita che avevo imparato a fare, gli amici, le opportunità... e quando sono arrivata nella Hauptbahnhof tutto questo mi è subito tornato alla mente e ho capito che davvero mi manca e che quel pezzo della mia vita, quelle esperienze che ho fatto, mi hanno davvero lasciato qualcosa e ora ho un motivo in più per tornare... 

4 luglio 2008

cisalpino

Eccomi sulle Alpi di nuovo... è passato più di un anno... era marzo 2007 quando tornavo a casa definitivamente lasciando a Zurigo una parte della mia vita, una parte piena di esperienze, una parte che ho amato tanto e qualche persona speciale che speravo di poter rivedere presto! 

E adesso sono di nuovo su questo treno che attraversa le Alpi svizzere così belle... questa montagna che ho imparato ad apprezzare in quasi un anno e mezzo di viaggi avanti e indietro... queste 6 ore di treno che oggi sono diventate più di 9... niente è cambiato, tranne la sensazione nuova di qualcuno che mi aspetta lassù, nella "fredda" Zurigo. Non ho intenzione di parlare di Zurigo qui adesso, lo farò presto, quando sarò tornata... anzi probabilmente già nel viaggio di ritorno... ora vorrei solo tentare di descrivere le sensazioni che mi provoca questo viaggio, queste montagne verdi, questi paesini di guglie, quei rivoli che si buttano giù dalle pendici dei monti... e i laghi... sentivo di non appartenere a questo mondo quando sono arrivata... piangevo ogni volta che tornavo quassù e ogni volta che tornavo a casa... e poi quando sono partita ho sentito che qualcosa rimaneva quassù... e ora è come se stessi per andarmelo a riprendere! la mia Zurigo, seconda patria, vissuta intensamente in pochi mesi... sto tornando quanti ricordi chissà che effetto farà rivedere il lago e quei posti dove passavo tutti i giorni... sto tornano non per restare ma l'emozione è fortissima... si mescolano le sensazioni... 

Scrivo prima di vedere il lago perché già affiorano le lacrime... fatto col distacco di chi sa che non deve restare e con la gioia di chi sa che c'è qualcuno ad aspettarlo questo viaggio è bellissimo, potresti apprezzare ogni singolo fotogramma che ti presenta il finestrino del treno... e intanto scende la sera e presto non sarà più possibile vedere fuori perciò mi godo quest'ultima luce crepuscolare e le cime delle montagne spoglie mentre penso a te che mi aspetti... arrivo...

3 luglio 2008

PS by Eugenio Montale

La fortuna del 3 
non è opera del diavolo.
L'uno è la solitudine
il due la guerra
e il 3
salva la capra
e i cavoli.

...e sono 30!

Ed eccomi qui... sono 30... no dico SONO 30! 30 anni e nessuna certezza... fino a ieri potevo dire "beh ancora non ho 30 anni" e oggi? oggi cosa dico? 30 anni passati così senza che me ne sia accorta... 30 anni che non mi sento... 30 anni volati via... 30 di cose, fatti, eventi, sentimenti, sensazioni, azioni... 30 anni di pianti, risate, incazzature, sfighe e poche fortune... 30 anni sono passati da quel giorno in cui mia madre mi ha visto per la prima volta - chissà se aveva pensato che sarei diventata così rompiballe! dico 30 anni sono lunghi da passare... eppure sono passati... e magari nemmeno ti sei accorta di quante cose hai fatto! magari pensi di non aver combinato un tubo e invece se ci ripensi sai quante ne hai combinate!!! ripensi a quei vecchi ultracentenari che si ritrovano nelle campagne e ti dici "io in 30 anni ho visto più mondo di loro che ne hanno 100"... come dice l'Anto, io a 30 anni sto meglio di quando ne avevo 17... ed è vero! a 17 anni ero in piena crisi adolescenziale, con tutti i problemi che ne conseguono, una scuola di merda, amici cretini, litigi a casa, fidanzati inutili! ma io sto meglio anche di quando ne avevo 6 di anni: sto meglio di quella bambina grassa e bruttina che nessuno voleva come amica perché tutti la consideravano una secchiona e nessuno capiva che dietro quella maschera di antipatia c'era solo un senso di inadeguatezza e tanta timidezza... sto anche meglio di quando avevo 22 anni e stavo finendo l'università e mi incazzavo ad ogni esame per come venivo trattata! insomma questi miei primi 30 anni mi piacciono, sto bene, sono felice, sono consapevole, anche se ancora non so cosa voglio... ma sono sicura che questa mia maturità servirà a qualcosa! dovrà pur servire a qualcosa avere 30 anni no??? e quindi festeggiamo, festeggiamo i miei PRIMI 30 anni! e che quello che viene dopo sia sempre meglio!
"Celebrate this time! Come on!"
PS: grazie a tutti quelli che si sono ricordati del mio compleanno oggi! Vi voglio bene!
PPS: for my dear Yanni, who's not going to understand this post (at least not all), thank you for being here in these days, you make my life lighter! this is the first time I mention you here... hope this is not going to bother you... filia!