30 dicembre 2007

vorrei...

Vorrei appoggiare la testa sul cuscino, cadere in un sonno sereno, senza sogni... e svegliarmi senza tutti questi casini, lasciarmi dietro tutte le cose brutte del 2007, le cose che si affollano nella mia testa, assillandomi tutto il giorno... tutto questo casino che mi fa amplificare tutti i sentimenti e le sensazioni... vorrei svegliarmi e ritrovarmi libera di tutte le ansie e i problemi... vorrei per l'anno nuovo potermi dedicare a tutto quello che mi piace ed essere più serena... questo vorrei.

...era buio...

Era buio sulla campagna... nero come la pece... talmente scuro che a stento si distinguevano i contorni... e freddo... quel freddo rigido, pulito, nitido... quello che ti fa rabbrividire ma non appanna... e c'era il vento gelido che sferzava, un vento che ti tirava la pelle sulla faccia...
Appena gli occhi si abituano compaiono le colline grigie di petrolio, i campi arati color del fumo, le sagome degli alberi... qualche luce illumina questa campagna nera, qualche luce lontana, un bagliore soffuso... la luna non c'è... i fari delle macchine facendo le curve lanciano sprazzi luminosi... e si intuiscono i colori dei campi...
sopra tutto questo sempre il cielo trapuntato di stelle: tante e meravigliose... e laggiù in fondo la macchia nera del lago... in cui si specchiano le luci dei paesi...
la campagna nera è disseminata di puntini luminosi: case, auto, paesi lontani... luci bianche, gialle, verdi, rosse... brillano nella notte ferma...
"I feel so lonely tonight... se per farmi male ti amai...
I feel so lonely tonight... se per farmi vivo ti amai..."

28 dicembre 2007

stelle

Tornando stasera ho alzato la testa al cielo... un cielo terso, d'inverno... qui in mezzo alla campagna tosco-umbra... buio, nero... e ho visto tutte quelle stelle... quante stelle... come i bambini non riuscivo a togliere gli occhi da tutti quei puntini luminosi... la meraviglia infinita del cielo stellato d'inverno, quando è più difficile vederlo... ho pensato a tutta quell'infinità e mi s'è riempito il cuore di bellezza... chissà perché qualcuno ha voluto che ci fossero cose così belle come le stelle... vorrei potervele mostrare, ma come si fa? venite qui?

23 dicembre 2007

Siena-Chiusi

... che strano scrivere sul treno... da quell'effetto romantico di viaggiatore per diletto... poeta che cerca l'ispirazione nel viaggio, alla ricerca di qualcosa che non trova fermandosi in un posto, ma che riesce ad avere solo nello spostamento da un luogo a un altro... quella falosa sehnsucht romantica, parola intraducibile (forse anche impronunciabile per molti), che rappresenta la necessità di uscire dall'ordinario e affannarsi a ricercare una cosa che non esiste; non la felicità, di più... l'essenza stessa della felicità, l'essenza della vita... ok filosofeggiare non è il mio forte... ma forse lasciarsi cullare dal dondolio del treno, dal rumore delle rotaie, mentre fuori è tutto nero nel buio della notte, con la gente che ti guarda come un alieno... compagni di viaggio? mah... forse tutto questo, tutto compreso nello spostamento, da un senso a quello che siamo, alla transitorietà (esiste questa parola) dell'esistenza... come dite? non vedete tutto questo in un semplice treno? è vero, il treno in sé è una macchina senza vita, ma cosa sarebbe senza i suoi viaggiatori... senza quell'uomo strano, immancabile sul treno, quell'uomo che guarda tutti in tralice, che ce l'ha con tutti, senza quella donna con la faccia triste, senza lo straniero, senza l'uomo (o in questo caso la donna!) col computer, senza il ragazzo e la ragazza, senza noi, cosa sarebbe il treno? senza le città dove si ferma... cosa sarebbe un treno?

12 dicembre 2007

malinconia

Bologna, 12 Dicembre 2007

Più resto a casa e più mi accorgo quanto mi manchi Bologna... Bologna sa essere orribile con le sue nebbie, il suo traffico caotico, la sua delinquenza, la paura di girare per strada, la solitudine... ma Bologna sa anche essere bellissima, con i suoi portici, le sue luci, la sua vita, i suoi locali, i suoi negozi... e poi 28 anni trascorsi qui non si cancellano... mi sono rimaste pochissime amiche a Bologna, quelle storiche... lo stesso ogni volta che torno riaffiorano una marea di ricordi, belli e brutti... le notti nei locali, gli aperitivi, i giri in macchina, lo shopping, le "vasche" per il centro, le corse per arrivare al lavoro, amori e dolori, delusioni e illusioni... e poi le giornate passate in casa, come oggi, in tuta, senza alcuna voglia di fare altro che non sia guardare fuori dalla finestra la strada, i palazzi, gli alberi, il centro commerciale... il cielo bianco... ah Bologna, la mia famiglia, la mia camera, il mio letto (che ho pagato con i primi guadagni del dottorato...)... ah Bologna con la sua gente ossequiosa che sembra socievole e simpatica e che ti ignora quando cerchi di approfondire il rapporto... ah Bologna con le sue falsità... ah Bologna, la mia città... mi manca vivere qui, mi manca la quotidianità... so che mi mancheranno anche gli amici, mi mancano quelli di Zurigo e cominciano a mancarmi anche quelli di Siena... è impossibile unire tutto ed è il rischio che si corre trasferendosi da un posto all'altro cercando di ricominciare ogni volta d'accapo... e così ti manca tutto... un posto, le persone, una casa... ma forse oggi sono solo particolarmente malinconica...

11 dicembre 2007

uno sfogo...

Bologna, 11 Dicembre 2007

Forse dovrei sparire... o forse farei meglio a dimenticarti... non so chi me lo faccia fare di preoccuparmi per te... non so chi me lo faccia fare di stare male per una cosa che non so cos'è... è probabile che in tutti noi ci sia una vena masochistica... a volte penso che potrei solo comportarmi diversamente, basterebbe un piccolo sforzo, basterebbe un niente... basterebbe solo fare come fai tu... illudermi che tutto va bene, che tutto sia normale, che le cose non si possono cambiare e che forse un giorno si potrà fare un passo indietro perché tutto passerà... pensare che sei sbagliato, che non c'è un futuro... ecco facile! la storia della volpe e l'uva: non ci arrivo ma tanto era cattiva... forse allora se è così, se sei così... farei meglio a lasciare perdere... in fondo non so niente ed è più facile farlo ora, quando ancora non so cos'è... amici... già facile dirlo... ma cos'è più difficile? scegliere è già abbastanza difficile...

6 dicembre 2007

saggezza antica...

Dalla saggezza popolare Zeneise riporto questo modo di dire che rappresenta perfettamente il mio pensiero in proposito: "L'è megio acuegase in sce un ciumin de pentixui ciufito che in sce un de rincianti" (è meglio coricarsi su un cuscino di rimorsi che su uno di rimpianti)...

grazie a Mauro per avermelo ricordato...

5 dicembre 2007

ah, l'amour...

Siena, 5 Dicembre 2007

E' difficile parlare d'amore... difficile parlarne quando non si sa cosa sia... difficile parlarne quando non si sa se ci sia... come puoi dire che ami una persona quando non sei in grado di dimostrarlo? già... ma qui non si tratta di un teorema, la dimostrazione non è così "matematica"... quando ci sono delle persone di mezzo la matematica, la logica, non c'entrano niente! c'entra però quello che si prova quando senti che qualcosa t'è sfuggito di mano... ed è tutto più difficile; non vorresti lasciarti sopraffare da quella sensazione... vorresti agire con razionalità e dirti di non accelerare i tempi... e però vorresti che chi dice di amarti te lo dimostrasse incondizionatamente... tu non ti butti ma vorresti che dice di amarti si buttasse con tutto il cuore... sarà questa storia del principe azzurro, disposto a tutto e pronto a tutto, che ci hanno insegnato fin da bambine... ma forse non è solo una cosa di noi donne, magari esiste anche la principessa azzurra, quella che è disposta a tutto per dimostrare il suo amore...
no non è facile parlare d'amore... e forse non c'è nemmeno niente da dire...