27 febbraio 2011

Ancora una volta partire...

Sono felice di una felicità sommessa. Una felicità in background che mi scalda il cuore. Sono triste. Triste perché devo partire, come al solito. Il cuore si lacera ogni volta e le ferite sono sempre più profonde. Partire. Ogni volta una tortura.
Ogni volta lascio qualcosa di più importante: la mia famiglia, la mia città, il mio amore... la mia vita è qui e io la vivo da un'altra parte. E ancora una volta mi interrogo sul senso di questa scelta. E' veramente così importante inseguire un lavoro, quando comporta la rinuncia alla vita?
Sono felice amore mio, felice che ci sia tu nella mia vita. E sono triste amore mio, triste perché vorrei recuperare il tempo perso senza conoscerci, ma un treno, ancora una volta, mi porterà via... via da te e dal tuo abbraccio. Ha senso tutto questo?

Nessun commento: